3.9.23

Un logo o un totem?

Le tartarughe mi hanno sempre attratto, non so bene perché, o forse sì perché un po' per la posizione curva legata alla lettura e alla miopia, un po' per un fatto ereditario mi sono negli anni incurvato.

Tant'è ho raccolto negli anni tanti tipi di tartarughe di molti materiali ma quella che mi ha intrigato di più è stata una trovata e realizzata in legno con pezzi che si incastravano fra loro, intagliati.

Ecco una foto che la rappresenta:


Per un corso realizzato dall'insegnante Carmen Romeo avevo iniziato a tessere una copia di questa tartaruga utilizzando un piccolo telaio con i chiodini, il lavoro iniziato è rimasto fermo per un po' per ultimare dei lavori che avevano una scadenza, sono riuscito a terminarlo, pur correggendo alcuni errori e verificando come nella parte finale non sia riuscito a coprire in alcuni punti l'ordito.

Tant'è se non fosse fatto a mano non ci sarebbero forse degli errori.




"Buttons Art" per Trame a Corte 2023

 L'instancabile Antonia Sorsoli, promotrice dell'associazione culturale Arcadia di Sala Baganza (Parma), ha comunicato all'inizio del 2023 il tema del 20° Concorso internazionale di Fiber Art - Trame a Corte. 

Un tema intrigante e per certi versi abbastanza nuovo e originale in cui i bottoni dovevano essere protagonisti.

Ho fatto un bozzetto, abbastanza improvvisato (vedi disegno) e, dopo la sua approvazione, ho iniziato a raccogliere i bottoni sia facendoli arrivare da Maria Letizia Volpicelli che ne aveva una grande scorta sia utilizzando quelli conservati in molti anni da mia suocera Rosetta, purtroppo deceduta l'anno scorso.

Ho poi tessuto una base su cui successivamente applicare i bottoni, utilizzando una lana grezza di pecore appenniniche che avevo acquistato anni fa pensando di utilizzarla per degli arazzi. Era una lana che mi piaceva molto per la sua consistenza ma poco adatta sia per gli arazzi che per tessuti essendo grossa, ruvida e aspra al contatto.

Tessendo ho continuato ad utilizzare la tecnica dello spolinato per creare dei motivi di diversi colori che creassero dei movimenti colorati sul bianco della lana di base.

Una volta tessuta la base, si è poi trattato di realizzare dei fac-simile di bottoni colorati molto grandi che, in base alla bozza che avevo inviato ed era stata approvata, dovevano essere posti in alto. Con lane colorate ho realizzato dei cerchi tessuti cucendovi dei punti neri che simulavano i buchi dei bottoni.

Si trattava poi di scegliere i bottoni da inserire, il colore dei disegni spolinati mi ha aiutato nello scegliere quali bottoni cucire ma anche la forma originale dei bottoni incredibilmente diversi fra loro.

È stato abbastanza naturale cucire i bottoni creando dei percorsi che circondassero i disegni spolinati o seguissero delle linee curve che simulavano un percorso fantastico un po' come Pollicino ha creato una strada con i sassolini o le briciole di pane, io avevo invece bottoni colorati da attaccare.

Il titolo è poi venuto di conseguenza: "Cercando una strada" ed il lavoro finale, a differenza dei precedenti, è risultato abbastanza lungo: altezza 48 cm. lunghezza 103 cm. + le frange.

Per appenderlo ho inserito in alto un bastoncino in legno che avevo trovato ed era usato per lavori a maglia con lane molto grosse.




Una copertina per Luca Dal Maso

Avevo realizzato una copertina per i primi due nipoti Zeno e Olivia verificando (almeno penso) che Laura le aveva poco utilizzate, ho chiesto a Laura di poter donare la copertina che avevo fatto per Zeno e darla a Carlo e Irene per Mattia, il loro primo figlio.  Irene e Carlo l'hanno apprezzata e utilizzata tanto che ho dovuto eliminare, per quanto possibile, i "pelucchi" che si erano formati.

Per Luca, la new entry, ho pensato ad una copertina un pò diversa utilizzando la tecnica dello "spolinato" che avevo imparato in un breve corso tenuto da Graziella Guidotti assieme ad altri membri del Gruppo per la tessitura a mano di Bassano.

Per decidere quali filati usare ho provato a tessere dei campioncini che ho poi lavato in modo da verificare quali filati perdevano il colore dopo il lavaggio.

Ho fatto altresì delle prove di quali motivi inserire con lo spolinato tenendo conto dell'effetto complessivo. Il risultato finale è stata una copertina non molto grande (altezza 24 cm e lunghezza senza frange 66 cm.).

La lana di base su cui "spolinare" è stata un misto merino e cashmere abbastanza morbida.





4.8.22

Vedo Nero: Per l'Ucraina

Anche in questo 2022 Antonia Sorsoli, presidente dell'Associazione culturale Arcadia, di Sala Baganza (Parma) ha promosso la mostra concorso Trame a Corte - Concorso internazionale di Fiber Art giunto alla 19^ edizione. 

Il tema proposto per la realizzazione delle opere, prima dello scoppio della guerra in Ucraina,  è stato: "Vedo nero" a dir poco profetico, visto ciò che è accaduto e prosegue in questo anno infausto.

Volevo partecipare allo sgomento che ha colpito molti di fronte al ricomparire dello spettro della guerra dopo il lungo periodo di pace che è stato possibile in Europa grazie all'Unione europea. Anche se a guardar bene anche i nostri Paesi hanno partecipato o sono stati spettatori imbelli di fronte alla tragedia che ha sconvolto molti paesi della ex Jugoslavia portando morte, distruzione e eccidi etnici.

Ho scelto tra le molte foto che riportavano gli effetti dei bombardamenti in Ucraina una in particolare, tratta da Repubblica, in cui la panoramica di una città moderna, con le sue parabole e antenne vede il fumo di un'incendio coprire in parte l'alba.

Ecco l'originale della foto:


Ho iniziato a lavorare a casa utilizzando un telaio a pettine liccio realizzato da Giorgio Simonella G.S. Looms di Oderzo (Treviso), poiché avevo scelto di ingrandire la foto fino a raggiungere l'altezza possibile in quel telaio (massimo 30 cm.). Mantenendo le proporzioni della foto la lunghezza sarebbe stata di circa di 65 cm.

Ho quindi fatto un ingrandimento in una copisteria in modo da avere l'originale del lavoro che dovevo riprodurre.

Ho poi realizzato su carta da lucido i margini delle figure abbastanza semplici che dovevo realizzare: gli edifici, il fumo degli incendi, i diversi colori del cielo.

La riduzione dell'ordito è stata di quattro fili al centimetro. Ho scelto di utilizzare della lana con le varie sfumature di grigio mentre per il cielo ho scelto della seta azzurra e color salmone, a quest'ultima ho aggiunto dei fili di lana bianca per cercare di rappresentare lo sfumare verso l'azzurro e del filo grigio per rappresentare il cielo con il fumo.

Alla fine del lavoro ho inserito un incendio, che non c'era nella foto del giornale, utilizzando del filo dorato e rosso.

All'inizio ho utilizzato il telaio in orizzontale per poi portarlo in verticale in modo da seguire meglio i contorni delle figure, riproducendo su diversi lucidi il progredire del disegno man mano che il lavoro procedeva.

L'ho completato quasi tutto a Lido durante alcune pause dalla presenza in spiaggia con i miei nipotini.

Ecco alcune foto del lavoro in progress:




A casa l'ho poi completato, effettuando una chiusura dei fili per impedire l'apertura delle trame, realizzando un pezzo finale con il cotone bianco in modo da coprire e nascondere l'ordito finale, come ho visto in una foto dei lavori realizzati nello Work Shop: "Alto liccio" dalla Scuola di Decorazione di Brera di Milano con la collaborazione dell'Arazzeria Scassa di Asti. (Libro Alto liccio L'arazzo tra passato presente e futuro, Manfredi editore).

Ecco la foto del lavoro finito, fronte e retro:



La foto nasconde in parte una riduzione dell'altezza che all'inizio della tessitura era di 26,5 cm. per ridursi a 25 cm. alla fine nonostante tutti gli sforzi per impedire la riduzione. La lunghezza finale è stata di 64 cm. 


6.5.22

La notte stellata a Feltrosa 2022 e oltre


 Anche questa è stata una bella sfida, in primo luogo per Eva Basile e Fabio Giusti che hanno proposto che l'edizione di Feltrosa 2022 che era stata rimandata nel 2021 causa Covid, presentasse un grande pannello che doveva riprodurre un'opera di Van Gogh componendo molti riquadri realizzati con le tecniche che ogni persona era in grado di padroneggiare o sperimentare.

I riquadri erano di 50 x 50 cm. ma le persone che via via hanno chiesto di partecipare sono state così numerose da prevedere che saranno in mostre ben tre  serie di questa impresa, ovviamente tutte diverse e tutte in parte simili.

In alto la foto dei partecipanti nella seconda serie cui ho aderito ed ora il riquadro ingrandito che mi è stato sorteggiato:


Ho deciso di eseguire la riproduzione ruotando in senso orario poiché ritenevo che la parte in alto fosse più semplice da realizzare, ecco quindi una foto con un campione del lavoro e la carta da lucido che ho appeso sul retro del telaio in cui ho schematicamente indicato i contorni delle varie parti con il colore della lana che avrei potuto usare.


Accanto al telaio l'originale della foto in parte appesa e poi distesa a fianco del telaio con una riga che mi permettesse di individuare la posizione delle diverse parti:


Per lavorare ho poi adattato delle luci che illuminassero il lavoro ed anche la carta da lucido sul retro.

Dopo circa quattro mesi il lavoro è stato completato, eccolo al momento dello stacco finale dal telaio:


Ed il lavoro finito orientato come dovrebbe essere collocato alla fine assieme a tutti gli altri riquadri:


Alla fine il riquadro è stato cucito su un tessuto di feltro su cui erano state applicate in precedenza delle strisce di velcro e un'etichetta che accanto al mio cognome indicasse il numero della serie ed il numero del pannello.


20.6.21

Una nuova sfida: Eco Hope

La nuova sfida è rappresentata dalla prossima edizione di "Trame a corte" l'annuale rassegna di opere a tema che l'associazione culturale Arcadia di Sala Baganza (Parma) propone.

Il tema quest'anno è Eco Hope ovvero La speranza ecologica. Io ho scelto di riprodurre in un piccolo arazzo un'opera fotografica di un caro amico recentemente scomparso: Pier Paolo Fassetta scegliendo fra l'incredibile numero delle sue opere fotografiche l'immagine di un corpo di donna che si intravvede nell'acqua. Il corpo (niente di più che una silhouette bianca) è in alto al centro ma in basso a destra ho collocato una rosa con accanto un bocciolo, simbolo della vita che rinasce e si perpetua nonostante tutto (gli orrori che creiamo con l'avidità, con lo sfruttamento della terra e l'inquinamento, con i nostri egoismi)

Ecco la foto originale con in basso la rosa e il piccolo bocciolo che ho inserito


 Ho poi ridotto l'immagine femminile, su suggerimento di mio cugino Luigi Scrinzi, ottenendo la bozza o "il cartone" da realizzare utilizzando la tecnica dell'arazzo cosiddetto gobelin:


ed ora il lavoro in progress con il particolare della rosa che man mano cresce....


Sul retro della prima immagine del lavoro in progressione, abbastanza nitido, il lucido in cui ho tracciato con il pennarello i contorni principali del lavoro in modo da avere i riferimenti fondamentali per inserire le diverse sfumature delle lane rosse.

Per rendere le diverse sfumature della rosa e del bocciolo ho usato lane di diverso spessore e questo ha causato un arricciamento dell'ordito solo parzialmente eliminato quando il piccolo arazzo è stato incorniciato.

Ecco una foto della progressione del lavoro, dopo aver realizzato le diverse sfumature dell'acqua sono comparse le gambe: 


Ed alla fine il lavoro concluso:




24.5.21

Il mio totem

Leggevo molti anni fa che i nativi americani erano legati ad una figura animale in cui ritrovavano alcune loro caratteristiche fisiche o di carattere, era il loro totem che rispettavano ed onoravano. 

Ho spesso pensato che il mio totem fosse la tartaruga. Il suo movimento abbastanza lento, il dorso curvo, la presunta pazienza nel raggiungere un risultato (vedi la fiaba della vittoria della tartaruga sulla lepre).

Nel tempo ho raccolto molte rappresentazioni di tartarughe in gran parte terrestri (di legno e stoffa) ma anche una tartaruga marina in legno, sono vicine al tavolo di lavoro e mi fanno compagnia assieme ad altre raffigurazioni di animali che ho raccolto negli anni.

Non ne avevo mai tessuto una ed ora, per partecipare ad un progetto di galleria virtuale di cooperazione internazionale Italia - Israele tra la Galleria Mevudadim e l'Università delle LiberEtà del Friuli Venezia Giulia con sede ad Udine, ne sto tessendo una utilizzando la tecnica della tela con prevalenza trama.

Il progetto è stato presentato assieme ad altre tre allieve del corso n. 135 Tiessi: Laboratorio arte dell'arazzo e del tappeto 1 corso - on line tenuto dalla prof.sa Carmen Romeo. 

La finalità è: rappresentare la condizione di isolamento che abbiamo vissuto a causa della normativa contro il Covid 19, 

Ecco la foto del lavoro in progress:

Per la tessitura ho utilizzato una vecchia cornice, su cui ho inserito dei chiodini in due file parallele alla distanza di un cm. uno dall'altro. Ho poi passato il filo in cotone non trattato inserendo due fili per chiodino dall'alto al basso e dal basso all'alto, passando poi da un chiodino alto al chiodino immediatamente successivo della fila sottostante. La riduzione così ottenuta è stata di quattro fili al cm. 

Ho fissato sui due lati della cornice due supporti che utilizzo anche in altre cornici. Sui supporti è appoggiato un bastoncino su cui ho realizzato dei liccetti che permettono di scegliere i fili che non sono sollevati dalla stecca che solleva i rimanenti, in modo da ottenere il passo per inserire i fili di trama.

La lana per realizzare il disegno è sarda, tinta naturalmente e fornita dalla Ditta La Robbia di Savoldo Maurizio di Atzara (Nuoro) che ho acquistato e diviso con un'altra tessitrice per ripartire le rocche inviate.

La difficoltà maggiore è coprire completamente i fili dell'ordito al fine di far emergere solo il disegno di trama.

23.5.20

Una gardenia tessuta

C'è sempre una storia intorno ad un'opera ma questa risulta spesso sconosciuta ai più!
La storia di questo ultimo lavoro nasce da una foto che mi aveva attratto e che ho realizzato nel corso di disegno presso l'Unitre di Mestre con la guida e l'aiuto dell'insegnante Roberto Panisson.
Riporto qui sotto la foto del disegno realizzato con le matite colorate:


Vi è poi stata l'indizione della nuova edizione del concorso "Trame a Corte" dell'Associazione culturale Arcadia di Sala Baganza (Parma). Il tema scelto quest'anno: "Quando il bianco incontra l'oro" mi ha suggerito di inserire del filato dorato per rendere alcune delle parti in cui avevo utilizzato delle matite colorate con tonalità di giallo.
Il lavoro sul telaio verticale è iniziato riorientando il disegno girato in senso orario, iniziando cioè dalla parte che nel disegno è a destra e che nell'arazzo sarà in basso.
Ecco la foto delle prime foglie realizzate:


A sinistra del telaio ho riportato la foto del disegno che ho fatto ingrandire in formato A3 mentre dietro all'ordito ho inserito un lucido in cui ho riportato i contorni delle varie parti del disegno con indicazione di colori delle lane. La lampada sul retro mi consente di avere un buon riscontro del disegno da realizzare con le lane sull'ordito stesso.

Ecco il lavoro come sta proseguendo:


Per rendere le parti in oro ho utilizzato del filato acquistato dalla Ditta Pecora Nera: "New Smoking" della Filatura di Cosa. Ho acquistato anche dell'altro tipo di filato metallico in oro dalla Ditta Passamanerie che risulta però più rigido (titolo 6000) e quindi più difficile da utilizzare.

6.12.18

Lo spolinato una nuova scoperta

Con altri membri del gruppo per la tessitura a mano di Bassano, o più semplicemente Gruppo veneto di tessitori, ho partecipato ad un corso tenuto dall'insegnante di Firenze Graziella Guidotti a fine Novembre.
Non ero mai riuscito a partecipare ad un corso tenuto da questa prestigiosa insegnante, quindi era un'occasione da non perdere assolutamente.
Il corso si è tenuto presso una tessitrice che abita ad Esenta un paese al confine tra la provincia di Brescia ed il Veneto, abbastanza vicino a Desenzano del Garda. Un sabato e domenica in cui Graziella ci ha spiegato alcuni elementi base di questa tecnica tessile, anche denominata più comunemente broccato, da eseguire preferibilmente su un telaio a quattro o più licci, visto che la sua esecuzione dipende sia dal tipo di rimettaggio che abbiamo impostato che dalla sequenza delle pedalature. In sintesi si alterna una trama di fondo con una trama che imposta il disegno che si vuole evidenziare. Ecco una foto che illustra uno dei risultati ottenuti:

Graziella ci ha anche mostrato dei campioni di tessuti eseguiti con questa tecnica oltre a vere e proprie opere d'arte da lei realizzate, ecco alcune foto che illustrano i suoi splendidi lavori:



E, per finire alcuni campioni, sempre realizzati da Graziella Guidotti, di diverse tecniche di spolinato, su due diversi rimettaggi: